Dal Messaggero Veneto del 24 agosto 2023
La cooperativa M.E.NA.U.S. a Cercivento
Un breve cenno storico, giusto per collocare nel tempo quella che, oggi, 2023, è una piccola realtà imprenditoriale di Cercivento.
Anno 1987. Don Emilio De Roia, che da anni si occupa di ogni forma di sofferenza umana, fonda a Udine la Cooperativa “ Nascente”, uno dei tanti nomi con cui viene chiamata la Madonna. Nome che sarà comunque di buon auspicio per i soci che la formeranno. Persone che per il loro passato mai e poi mai avrebbero trovato un lavoro. Più che una scommessa è una e vera e propria sfida alla convinzione imperante che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. “Quelli non saranno mai dei lavoratori decenti“ ! Invece, decenni di impegno, di buona volontà di tanti che hanno creduto e contribuito e soprattutto di gran parte dei diretti interessati, che non hanno perso l’occasione che gli è stata data da una “provvidenza intelligente“ hanno dimostrato il contrario. Centinaia di persone giunte ormai all’ultimo gradino della scala sociale, sono ridiventate cittadini di seria A. Hanno un lavoro, una casa, pagano l’affitto , le tasse e vivono con una dignità speciale. Tipica di coloro che hanno vinto. Contro ogni avversità e pregiudizio. Anno 2015. Cambiano i tempi. Il mondo del lavoro richiede interventi e servizi diversi e “Nascente“ si adegua. La montagna necessita di lavori di manutenzione, di ripristino, di prevenzione con personale il più vicino possibile ai luoghi di intervento e così nasce M.E.NA.U.S. Emanazione diretta di “Nascente“, è un’azienda agricolo-forestale che riprende parte di COFAB, una cooperativa locale chiusa da poco, il cui nome non è solamente il plurale di MENAU (boscaiolo) , ma un beneaugurante acronimo. M. manutenzione E. ecologia NA. natura U. utilità S. sociale Le due realtà operano in totale collaborazione, dove scambi tecnici e scelte operative sono frequenti e di grande opportunità. Con il sostegno anche della regione che fin dall’inizio ha apprezzato la volontà e la capacità di lavorare bene valorizzando risorse umane che altrimenti sarebbero diventate costi sociali. Lavori nei boschi, sfalci, ripristino di sentieri, pulizia di alvei di torrenti e opere di manutenzione nelle malghe sono il campo operativo. Con l’operosità e l’impegno ovunque riconosciuto ai lavoratori carnici. Da amministratori, sindaci, famiglie. In questi anni circa una ventina sono i soci entrati a far parte di una o l’altra delle due realtà. Ed ora, SAÛT. Grazie alla lungimiranza di molti, comune in testa , e ai vecchi dirigenti della cooperativa, si è evitata la chiusura di una attività benemerita che per oltre un secolo ha dato lustro al paese, tanto che Cercivento era conosciuto ben oltre i limiti della regione nel campo delle piante officinali. E oltre a ciò, come si è visto negli scorsi anni, campi e prati coltivati e ben tenuti, evitano al paese il degrado che l’avanzare del bosco e delle erbacce purtroppo porta ovunque nei paesi di montagna. Ringraziamo tutte queste persone. Ora il marchio Saut continua con M.E.NA.U.S. che intende proseguire l’attività con la filosofia che la contraddistingue: mantenere in ordine il territorio, continuare la tradizione e fornire lavoro a persone che ne hanno bisogno. Cercando il giusto, difficile ma possibile equilibrio fra dignità umana e reddito d’impresa.
Diego Cinello (Presidente M.E.NA.U.S.)
Queste le parole del Presidente di Menaus, voglio solo aggiungere due righe per raccontare un po’ più nel dettaglio il quotidiano di Saut.
Con il quotidiano e prezioso aiuto di 6 persone seguite dal CentroSaluteMentale di Tolmezzo ed una persona seguita dal SIL (sistema integrazione lavorativa FVG) coltiviamo erbe officinali ed aromatiche, varietà locali di fagioli e piccoli appezzamenti di patate.
Le erbe officinali vengono essiccate e fatte trasformare, presso un laboratorio certificato, in prodotti di cosmesi e cura della persona, marchio Saut Cercivento.
Parte delle piante officinali essiccate vengono confezionate da noi come tisane, mentre con le erbe aromatiche creiamo sali aromatici da utilizzare in cucina.
Il progetto ha come finalità l’equilibrio tra etica del lavoro, l’attenzione su qualsiasi fragilità umana e allo stesso tempo la valorizzazione del talento che ognuno di noi ha, la cura del territorio della Carnia e un minimo di sostenibilità economica… impossibile? Io ci ho sempre creduto.